Lettere di Giuseppe Scarabelli a Giovanni Capellini nella Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna (1864–1904)

Gian Battista Vai
Collezione di Geologia “Museo Giovanni Capellini” – Sistema Museale di Ateneo – Università di Bologna, giambattista.vai@unibo.it

E’ un altro carteggio dimezzato, per mancanza del corrispettivo di Capellini, e di carattere tecnico logistico più che scientifiche o biografico. Eppure è rivelatore del carattere e degli umori di un uomo riservato e altruista come Scarabelli. Per l’arco temporale di oltre quattro decadi coperto, ci palesa un primo periodo (fino al 1879) di soggezione psicologica del maturo e rispettato Scarabelli ad opera del giovane brillante e talentuoso Capellini organizzatore scientifico internazionale. Poi, dopo il 1879, il rapporto ha trovato un compromesso amichevole, pur senza risoluzione.

Le lettere ci forniscono la precoce inclinazione strutturale di Scarabelli nello scoprire lo stile “alpino” degli Appennini, e la fierezza di aver influenzato le opinioni di E. Suess sull’origine delle Alpi. Troviamo anche traccia del rilievo dato alla didattica geologica tramite la progettazione e costruzione di modelli 3D e la pratica della sedimentologia sperimentale e di rigorosi strumenti di misurazioni geologiche.

Il tono confidenziale delle lettere consente e facilita l’espressione alche cruda e tagliente di valutazioni e giudizi su comportamenti e qualità scientifiche di giovani colleghi, che a prima vista non si attenderebbero dalla bocca di un gentiluomo tanto equilibrato e modesto. Infine, ci sono pur rare occasioni per scrutare l’orientamento politico di Scarabelli.

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