Giuseppe Scarabelli e lo studio delle industrie litiche nell’Ottocento

Massimo Tarantinimassimo.tarantini@beniculturali.it

Nonostante la letteratura dedicata a Giuseppe Scarabelli sia ormai ampia e di notevole spessore, manca a tutt’oggi un’analisi specificamente dedicata all’approccio che lo studioso imolese ebbe nello studio delle industrie litiche. Il tema appare di particolare importanza sia perché attraversa l’opera paletnologica di Scarabelli, sia perché la prima pubblicazione di Scarabelli sulla preistoria, il giustamente celebre Osservazioni intorno alle armi antiche di pietra dura che sono state raccolte nell’imolese del 1850, fu dedicata appunto alle industrie litiche.

Il contributo si articolerà in due parti. Nella prima, muovendo da un’esame di dettaglio del lavoro del 1850, si cercherà di mettere a fuoco anzitutto la concezione di Scarabelli sia della tipologia e della tecnologia, sia dell’industria litica più in generale. Nel fare questo l’opera di Scarabelli sarà esaminata in rapporto con la tradizione scientifica francese, ovvero prendendo in esame quanti prima di lui (ad iniziare da Casimire Picard) affrontarono in modo innovativo i complessi litici preistorici. Questo può permettere di valutare in che misura Scarabelli si sia rapportato a quella specifica tradizione di ricerca, valutandone allo stesso tempo i tratti di originalità.

La seconda parte del contributo analizzerà i successivi studi di Scarabelli dedicati alle industrie litiche. Questi saranno anzitutto esaminati in un’ottica interna all’opera di Scarabelli, valutando se e in che misura i suoi metodi di analisi e le concezioni ad essi sottese siano cambiati nel corso del tempo. Questa valutazione sarà posta in relazione con i coevi dibattiti sviluppatisi attorno ai criteri di descrizione, rappresentazione e interpretazione delle industrie litiche.

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